A volte la fame che sentiamo non è propriamente fame di cibo ma siamo noi che reagiamo in modo inappropriato a tale sensazione mangiando.
La cosiddetta fame emotiva quindi, non è altro che l’utilizzo del cibo per soddisfare non una fame fisiologica ma per colmare vuoti emotivi e far fronte a situazioni negative, frustrazioni e sofferenze.
L’ansia può essere definita come uno stato di tensione emotiva spiacevole e cronica, una paura immotivata di qualcosa di minaccioso, che può essere dovuto a problemi quotidiani, stress, traumi, fobie… Si forma in determinate strutture cerebrali si riflette su tutto il corpo e su tutta la muscolatura, volontaria e non. Per questo i sintomi dell’ansia possono i più variegati: rigidità…
Gestire la rabbia La depressione, l’irritabilità, il senso di disperazione o anche semplicemente lo stress quotidiano possono acuire le difficoltà di gestione della rabbia: solitamente infatti lo scoppio di rabbia è semplicemente una iper-reazione a dei sentimenti sottostanti di impotenza. Una buona strategia di gestione della rabbia, che prende le mosse dalla terapia cognitivo comportamentale, prevede quattro passaggi fondamentali: Costruire…
Cosa significa essere assertivi? Uno stile comunicativo assertivo è uno stile efficace, diplomatico, che permette di far valere il proprio punto di vista, mantenendo sempre il rispetto per le idee altrui. Il comportamento assertivo è quindi essenziale anche per il miglioramento della propria autostima: permette infatti di gestire al meglio le situazioni, evitando stress non necessari, e permette di…
Purtroppo molte persone tendono ad avere un rapporto conflittuale con il cibo e l’alimentazione, arrivando così a perdere la soddisfazione e il piacere del mangiare. Cos’è la Mindful Eating? La Mindfullness, ed in particolare la Mindful-eating, è un approccio che si propone di porre la completa attenzione al processo del mangiare, senza giudizio ma gustando, odorando e toccando il cibo,…
La Mindfulness viene definita come tecnica di terza generazione , dal momento che non si concentra più sul cambiamento della forma del pensiero, ma sul cambiamento del rapporto che la persona ha con il pensiero. Quando cerchiamo di evitare pensieri ed emozioni negativi, infatti, mettendo in atto quello che viene definito “evitamento esperienziale”, non facciamo altro che favorire il perpetuarsi…